Le piattaforme digitali interattive, integrate o meno con app scaricabili, sono strumenti innovativi per l’assistenza da remoto del paziente oftalmologico.
Non è difficile intuire il sollievo che la tecnologia digitale può offrire, nella vita di ogni giorno, al paziente con patologie croniche e bisognoso di un’assistenza sanitaria continua. Diversi studi hanno già dimostrato come il supporto digitale, e in particolare l’adozione delle piattaforme interattive – associate o meno ad app scaricabili o devices indossabili e sensori digitali – consenta ai medici di seguire i loro pazienti con una costanza impossibile in modalità standard.
Pensiamo alle patologie cardiache e autoimmuni, al diabete, alle malattie respiratorie croniche, alle neuropatie, alle malattie oculari, mentali e via discorrendo: si tratta di condizioni complesse, che implicano la necessità di seguire protocolli di cura e follow up da modulare nel tempo.
Ad oggi i servizi di telemedicina per la teleassistenza non sono ancora stati inseriti nei LEA (Livelli essenziali di Assistenza), ma si tratta di un riconoscimento che verrà sancito nel prossimo futuro, perché il PNRR prevede ingenti investimenti nei servizi di e-Care. Lo scopo è mettere il paziente al centro del suo percorso di cura, dotandolo di strumenti per la gestione quotidiana della sua malattia, e parimenti aiutare i medici a fornire un supporto d’eccellenza.
I vantaggi del digitale per l’oftalmologo e i suoi pazienti
Glaucoma, cataratta, retinopatia diabetica (RD), edema maculare diabetico (EMD), degenerazione maculare miopica e legata all’età (DMLE) sono tra le principali cause di ipovisione e cecità nel mondo. In Italia i pazienti con queste e altre più rare malattie oculari croniche sono circa tre milioni, e l’età media è over 60. Spesso infatti si tratta di condizioni correlate all’invecchiamento, che causano un crollo nella qualità della vita. Il supporto sanitario digitale in questi casi diventa il mezzo ideale per centrare diversi obiettivi.
Per l’oculista:
- La possibilità di comunicare facilmente con il paziente, monitorando le sue condizioni e la risposta alle terapie attraverso un sistema di follow up virtuale e di intercettazione dei sintomi premonitori di un eventuale peggioramento.
- L’opportunità di creare un rapporto di fiducia con i propri assistiti e migliorare il loro engagement e l’aderenza alle terapie necessarie per la gestione delle patologie oculari croniche. Il tasso di abbandono di tali cure, infatti, è ancora troppo alto.
- Un sistema sicuro e organizzato per raccogliere e catalogare dati e informazioni dei pazienti, da poter studiare e condividere con altri specialisti per studi clinici di settore.
Per il paziente, l’assistenza digitale continua offre vantaggi anche più numerosi:
- La sicurezza di poter contare su un supporto professionale privilegiato e regolare, e di reperire informazioni sicure e aggiornate sulla propria malattia oculare.
- Un mezzo per ricevere consigli validi su come gestire nel quotidiano il proprio disturbo visivo, con conseguente miglioramento generale della qualità della vista.
- La comodità di avere un’assistenza capillare e uniformemente erogata, senza doversi recare ogni volta di persona nell’ambulatorio di riferimento, magari perdendo giornate di lavoro o dovendo ricorrere all’aiuto di un caregiver. Discorso che diventa particolarmente importante per i pazienti che abitino in zone distanti o mal collegate con i principali Centri di cura.
- La possibilità di partecipare a test di autovalutazione dei sintomi comodamente da casa, inviando i risultati al proprio oftalmologo in tempo reale. I questionari di autovalutazione telematici (ePROs) sono strumenti utilissimi per sostenere l’empowerment del paziente (uno dei capisaldi della telemedicina e dell’approccio paziente-centrico).
- Contribuire a migliorare il servizio di assistenza virtuale con opportuni sistemi di verifica e feedback. Per perfezionare app e software sanitari, affinché diventino strumenti sempre più efficaci, è infatti utile coinvolgere i pazienti per capire come, eventualmente, migliorare le funzionalità del sistema.
Come superare le difficoltà digitali del paziente oftalmologico
La digitalizzazione in ambito medico specialistico offre innumerevoli benefici ma allo stesso tempo comporta delle sfide, in primis di natura tecnica. Affinché il paziente oftalmologico cronico possa usufruire di un servizio di assistenza sanitaria virtuale, occorre che si doti di una rete internet efficiente e di dispositivi digitali aggiornati che supportino questo tipo di software. Infine, occorre una minima educazione digitale.
Il paziente oftalmologico cronico, soprattutto se anziano e con deficit visivo, deve essere guidato nell’utilizzo degli strumenti informatici per poter usufruire dei servizi di e-Care. Per questa ragione molti software sono dotati di assistenti virtuali che facilitano l’uso delle diverse funzionalità. Potrebbe, però, non essere sufficiente. I pazienti devono essere prima selezionati e registrati dai loro oftalmologi. E, in questa delicata fase, si dovrebbe anche fare lo sforzo di capire quale sia il loro livello di digitalizzazione e fornirgli una minima formazione.
Molti pazienti, così come una parte della classe medica, guardano ancora con diffidenza alla digitalizzazione in medicina. In realtà, si tratta di un’evoluzione inevitabile per garantire un’assistenza completa. Nel prossimo futuro sarà normale affiancare le visite in presenza e i check up strumentali programmati ad un supporto virtuale che comporti l’ausilio di strumenti telematici innovativi, in grado di rilevare le condizioni del paziente anche senza il contatto diretto con il medico.
Si tratta di un’addizione, e non di una sottrazione. Anzi, di una moltiplicazione (per restare nella metafora aritmetica) dei servizi di monitoraggio e screening del paziente con patologia oculare cronica.
Fonti:
- https://www.davidigitalmedicine.com/introduzione-alla-digital-medicine/
- https://institute.global/policy/role-digital-technology-combating-chronic-disease
- https://rendia.com/resources/insights/managing-patients-with-chronic-conditions/
- https://www.pphc.it/malattie-croniche-e-telemedicina/
- https://www.pphc.it/cronicita-telemedicina/
- https://journals.lww.com/apjoo/fulltext/2020/04000/artificial_intelligence_in_ophthalmology_in_2020_.2.aspx
- https://www.iapb.org/blog/utilization-of-digital-health-to-strengthen-access-to-glaucoma-care/
- https://www.retinarisk.com/blog/what-are-the-main-benefits-of-digital-health/